domenica 22 gennaio 2012

il paradosso francese e altri miti

Il paradosso francese è un concetto che esprime la minor mortalità della zona sud ovest della Francia rispetto al nord, poi estesa ai paesi anglosassoni. Il paradosso nasce da un dato verificato, per poi giustificarlo con il maggior consumo di vino rosso in quelle zone. Perchè proprio il vino rosso? Perchè la buccia contiene resveratrolo: una molecola con proprietà fluidicanti del sangue che - potrebbe - avere proprietà attive nella rimozione dei depositi aterosclerotici, cioè pulisce le arterie.
Potrebbe: peccato però che dovrei bere 4 litri al giorno di vino per assumere la quantità necessaria ad ottenere l'effetto desiderato, con risultati facilmente immaginabili sul mio povero fegato.
D'altra parte è facile immaginare che un'immagine positiva del vino possa giovare a molti produttori, distributori e venditori, visto che è un business, locale o industriale, che vale svariati milioni. Ma si può arrivare addirittura a pensare che le ricerche scientifiche siano state manipolate? C'è chi lo fa e sono pure voci autorevoli, per esempio sul blog di Nature, rivista internazionale di scienza, c'è un post intitolato In vino non veritas? Red wine researcher implicated in misconduct case
Ma siccome la tesi del complotto fa sempre presa sull'immaginario collettivo anche Daily Wired, sulla scia del Time, si butta scrivendo:

Il vino che fa bene al cuore e altre frodi scientifiche

No, un bicchiere di rosso in più non ci rende più sani: gli studi sul resveratrolo sono stati falsificati. Lo rivela la stessa università che li ha pubblicati. Ecco altri casi esemplari, tra vaccini pericolosi e clonazioni umane

Ma sradicare una credenza consolidata non è facile e allora tanto vale cavalcarla. Poco importa poi se sia rosso o bianco, comunque fa buon sangue ed allegria, quindi a Soave si sono organizzati col congresso internazionale “White Wine and Health Congress”, dove stati resi noti i risultati di uno studio commissionato dal Consorzio Tutela Vini di Soave (*) all’Università degli Studi di Pisa, coordinato da Alberto Bertelli, dell’Università degli Studi di Milano «La Regione Veneto plaude ad iniziative di questo genere: mai come oggi infatti il settore agroalimentare e vitivinicolo è vittima della cattiva informazione. E’ ora, oltre che di difendersi, anche di attivarsi e di agire».

La scienza al servizio dell'uomo oppure al servizio dell'economia? A ognuno la propria idea. Da parte mia suggerisco di dare un'occhiata ai miei post precedenti consumo di alcool e consumo di alcool seconda parte e di bere in modo morigerato. P.e. è buona l'idea di Fontanafredda con i suoi "Volumi Bollati", bottiglie di taglia adeguata per apprezzare, senza esagerare.
Sempre che non ci si beva in due quella da 1,5l anzichè quella da 0,5l...

(*) qui  il loro bel blog



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