domenica 13 novembre 2011

riding mountain bike in the heart of Venice (part 1)


Una bella seduta in Mountain Bike ad un tiro di schioppo dal centro di Venezia? Se vi accontentate di correre in piano (salite e discese non ce ne sono) si può fare...
naturalmente non in estate, ci sono i bagnanti.

La laguna di Venezia è delimitata da due isole lunghe e strette: Lido e Pellestrina, ancora non del tutto coperte da asfalto.

Scendete sui Murazzi (ovvero le protezioni a difesa del mare) circa a metà dell'isola del Lido e andate in direzione Malamocco, antico borgo. Cercate le interruzioni nel cemento che vi consentono di scendere al mare, potete correre fra i macigni e la barriera godendovi la vista del mare e le dighe che lo tagliano perpendicolarmente (1) 

alla vostra destra corre la barriera in cemento, oltre la quale c'è il corridoio ciclabile e pedonale (2)


il fondo è fatto di pietra, coperta da conchiglie e detriti portati dalle mareggiate (anche immondizia purtoppo) (3)


attenti anche ai grossi rami che le onde hanno accatastato, a volte veri e propri alberi interi, ed incontrerete anche parecchie capanne pittoresche, costruite per proteggersi dal sole durante l'estate, fatte appunto col materiale raccolto. Alcune raffinate (4)


altre più rustiche (5)


finiti i Murazzi passate sul larghissimo bagnasciuga degli Alberoni, dove nelle giornate ventose troverete spesso numerosi kite surfers  (6) 


correte verso la diga che delimita il canale dei petroli, dove le navi entrano per andare al polo chimico di Marghera (quelle turistiche transitano nell'altro passaggio fra Cavallino e San Nicolò), sullo sfondo vedrete le gru che lavorano nel cantiere del Mose (la grande opera per la salvaguardia di Venezia contro l'acqua alta) (7)


alla vostra destra le dune di sabbia (8)


giunti alla diga, vedrete le caratteristiche baracche per la pesca (9)


percorretela tutta, stando attenti agli schizzi delle ondate nelle giornate di forte vento, e arriverete al faro (10)


Girate attorno e tornate alla base della diga. Ancora un pò più avanti, superato il cantiere, c'è l'ingresso della pineta (11)


Qui potete sbizzarrirvi: io generalmente percorro due giri: uno in senso orario ed uno in senso antiorario, tagliandola in due fra un giro e l'altro. A volte faccio pure un giro di corsa a piedi.
Se siete fortunati (ma soprattuto silenziosi) è possibile incrociare una lepre o un fagiano. nota polemica quando incontro la forestale che ci "lavora", fra una boccata di sigaretta e l'altra, mi fa presente che la pineta non è transitabile in bici. Io, utente molto rispettoso di questo paradiso, lo trovo decisamente assurdo, ma rispetto la legge e me ne vado fine nota polemica. La pineta è recintata e transennata. Il lato destro, quello del mare, corre sotto le dune (12)


il tracciato è largo ed ondulato, il lato sinistro invece, in single track, costeggia il famoso campo da golf 18 buche degli Alberoni. Se sentite dei botti forti non spaventatevi, sono il golfisti che tirano mazzate alle palle (13)


Usciti dalla pineta proseguite dritti tagliando davanti ai bagni, uscirete per dietro, dove iniziano gli Alberoni (14)


da lì vi portate sull'altro versante dell'isola, dove pedalerete a 40 cm dall'acqua della laguna di Venezia (occhio a non distrarvi e finirci dentro) per tornare verso Malamocco (15)


Spettacolo unico, barche a motore e a vela che transitano da Venezia a Pellestrina verso Chioggia. Qui trovate anche un bel agriturismo (le Garzette). Puntate davanti a voi, vedrete sullo sfondo il campanile di San Marco e immediatamente di fronte l'isola di Poveglia (16)


in poco tempo sarete a Malamocco, da poco tirato a nuovo come un gioiellino, passate per dietro (17)


per poi entrare al centro (18)


se volete fare una sosta in trattoria andate "da Scarso", non vale il motto nomen omen. Dietro Malamocco c'è un ponticello su un canale (19) che vi riporta sulla parte alta dei Murazzi per condurvi rapidi al punto di partenza.


Totale del giro circa 20km, impegnativo solo quando è pesante la sabbia nel tratto sul mare. Giro da provare e riprovare.

In mappa:


Buon allenamento. seconda parte qui

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